venerdì 23 maggio 2008

Trasfigurazione


E questa pioggia continuerà a bagnare i nostri volti per purificarci dal sottile strato di noia che ci avvolge. Mi reincarnerò nell'albero che si erge lungo la solitaria strada di Vladimir ed Estragon. Quella cinta è così attraente, ma anche ambigua: soluzione o abbandono? L'albero fungerà solo da appiglio. Tutti gli appigli si sfaldano facilmente, si sgretolano sottoposti all'eccessivo peso dei nostri dolori.
E quanto più la nostra presa sarà forte e salda a qualcosa di così effimero, tanto più la roccia si sfalderà.
L'albero li guarderà tutti precipitare e si ergerà sempre fiero di averne visto pochi risalire.
Lo spirito non è dotato più di ali: striscia viscido a terra e come un acido corrode tutto ciò che attraversa.

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