giovedì 4 settembre 2008

Madre natura

Questa cascata trascinerà con sé tutto ciò che la circonda. Tenterà d'insinuarsi in tutti gli angoli che troverà. Niente sarà più incontaminato. Tutto, in un modo o nell'altro, avrà lasciato la sua scia. Rivoli di sangue l'hanno attraversata. Il dolore rimarrà impresso lungo i suoi margini e le anime deliranti ne saranno sommerse. Le loro urla finalmente si placheranno, dovranno affondare con ciò che le ha accompagnate nel loro tragitto.
I riflessi nell'acqua proiettano sempre la stessa immagine e inconsapevoli getti d'umanità sollecitano la loro essenza. E l'acqua continuerà a cadere, a bagnare, a penetrare e corrodere le grandi strutture su cui si è retta la nostra esistenza. S'insinuerà lentamente, silenziosa: il suo risultato sarà visibile quando sarà troppo tardi per porvi rimedio.
Nessuna diga riuscirà ad arginare lo straripamento delle nostre acque. E alla fine tutto affluirà in un lago dove la stasi regna sovrana. Così è la vita.


1 commento:

  1. * Antonius Block: Ti tocca il nero.
    * Morte: Si addice alla Morte, non credi?

    * Antonius Block: Chi sei tu?
    * Morte: Sono la morte.
    * Antonius: Sei venuta a prendermi?
    * Morte: È già da molto che ti cammino a fianco.
    * Antonius: Me n'ero accorto.

    * Antonius Block: Io vorrei sapere, senza fede, senza ipotesi, voglio la certezza. Voglio che Iddio mi tenda la mano e scopra il suo volto nascosto e voglio che mi parli [...] Lo chiamo e lo invoco, e se Egli non risponde io penso che non esiste.
    * Morte: Forse è così, forse non esiste.
    * Antonius: Ma allora la vita non è che un vuoto senza fine. Nessuno può vivere sapendo di dover morire un giorno come cadendo nel nulla senza speranza.

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