Accadde tutto in una notte. La voce roca impediva alle parole di apparire distinte, ma allo stesso tempo conferiva loro un suono già ascoltato. Una taverna dimenticata dal mondo, di quelle in cui si potrebbe incontrare un pescatore che parla di sirene ad un donnaiolo ubriaco. Una notte in cui la vita si è già manifestata in una moltitudine di luci e suoni e sta per spegnersi insieme all'ultimo fuoco acceso da un vagabondo. In quella stessa notte, in una delle strade della città, lei fece la sua comparsa. Avvolta nei fumi della sua ipocrisia, i tratti del suo viso apparivano appena distinguibili. Era lei, non c'era dubbio, lo si capiva dalle facce rassegnate della gente che incontrava lungo il suo tragitto. Era lei: la questione di principio. Nessuno riusciva a contraddirla, era l'unica a dispensare certezze in quelle vite così relative. Affascinava tutti con i suoi abiti cangianti, eppure, dopo il suo passaggio, lasciava dietro di sé solo rassegnazione. Già, perché da buona prostituta si concedeva a tutti, ma il germe della sua malattia s'insidiava nella fittizia dignità degli uomini.
Nessuno può salvarsi. Sbarrate le porte. Chiudete gli occhi quando incrociate il suo viso, o ne rimarrete pietrificati. I suoi capelli, come tentacoli, avvinghierebbero la vostra anima modellandola secondo i suoi desideri. Senza rendervene conto sarete diventati solo i suoi rifiuti. Non lasciatevi ammaliare dalle sue rassicuranti parole. Solo così sarete salvi.
Ma forse è troppo tardi. Chi di voi può dire di non averla mai incontrata? Chi di voi può dire di non averla mai cercata? Chiunque abbia sentito appena il bisogno di un'effimera certezza, è stato già condannato.
Non era un caso che un pescatore stesse parlando di sirene ad un donnaiolo. Avrebbe voluto portarlo con sé sulla sua barca per poi annegarlo nella stupidità delle sue illusioni. Lo avrebbe fatto tuffare in quel mare sconfinato, illudendolo di riuscire ad afferrare quello che per lui sarebbe stato l'unico motivo valido per tuffarsi: una sirena che lo attende per avvolgerlo nel mortale abbraccio della sua convinzione.
Contributo visivo: "Royal Lodger" di Marcel Dzama, 2003
Contributo visivo: "Royal Lodger" di Marcel Dzama, 2003
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