venerdì 23 maggio 2008
Il velo delle parvenze
E tu sei lì: luna. Ci guardi, e nelle sere
più splendenti irradi tutto ciò che la dea
notte vuole nascondere. Non
riuscirai ad equiparare mai il sole, ma la tua
luce spettrale, paradossalmente, svelerà
gli angoli più oscuri, irraggiungibili agli occhi della mente
abbagliati dal sole.
Svelata luna. Così sarai bellissima, nel tuo candore:
casta e prostituta, innocente e peccatrice.
Grazie a te, la notte sarà eterna.
Inviolata luna. Lasci un po' di te a tutti,
senza mai concederti a nessuno.
Sei parvenza, illusione: corpo celeste in affanno,
alla ricerca di un incontrollato bagliore.
Sfrenata passione che laceri la notturna anima latente.
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