giovedì 22 maggio 2008

Folle martirio


E nessuno verrà mai a salvarci su questa terra. La luna è così contenta: ha ottenuto la sua rivincita. Eravamo entusiasti della luce del Sole, inebriati dalla sua grandezza.

Ed ora quella stessa luce ci ha abbagliati e non riusciamo più ad intravedere il fioco bagliore della Luna. Ride adesso. Si specchia nel suo lago ed è contenta. Non ha più bisogno di alcuna ombra nella sua finitudine.

Si è costruita il suo mondo. Nessuno riuscirà ad entrarci. Sarebbe un'inutile caduta nel lago.

Affogare, cercando di stringere tra le mani un respiro di nuvole. Forse è solo un sogno. La luna e il sole erano d'accordo dall'inizio. Ora si divertono alle nostre spalle.
Con un volo ho attraversato le tenebre. Ma la luna ha illuminato le mie ali: ora sono scoperta. Devo fuggire, lontano. Non ho più spiragli in questo cielo. Sta implodendo, e non voglio esserne imprigionata.
L'immenso, stanco di aspettare qualcuno che lo attraversi, ha deciso di sparire. Lo farà in silenzio, nessuno se ne accorgerà. Anche lui avrà la sua vendetta. E sarà sempre troppo tardi.

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