E' andata. Anche oggi. L'incontro delle 14 non mi ha scosso più di quanto non lo abbia già fatto nei giorni precedenti. Michele parla e io mangio. Michele urla e io guardo attraverso il muro che ci divide. Michele è logicamente contraddittorio. Nessuno, come lui, è in grado di dire e farti sembrare sensato "..perciò quella facoltà è ancora aperta! Pochissimi s'iscrivono..; è normale che quella facoltà sia ancora aperta perché conta tantissimi iscritti e ingrandendo sempre più l'edificio non si riempirà mai..." Ovviamente riferendosi a due facoltà diverse e potrei proporre tantissimi altri esempi. Non amo idealizzare con un'unica sorgente l'unica fonte dei miei mali, ma diciamo che la portata d'acqua della sua fontana è la più abbondante. Non so cosa fare adesso. Credo che uscirò, anche se fuori sta diluviando. Passerò dal mio specialista pregandolo di fare in fretta. Sono in bilico. Questa volta rischio davvero di cadere. Non ho reti sotto di me. In realtà non mi sono mai piaciute. Forse dovrei partire, la valigia è già pronta da troppo tempo. Solo ora mi chiedo cosa sto aspettando. Cos'ho aspettato. Partire prima di sacrificare tutto ciò che resta del mio corpo a lui.
Contributo visivo: frame del film "Shining" di Stanley Kubrick
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