martedì 21 ottobre 2008

Disguidi tecnici

Mentre tento in tutti i modi di incollarmi le palpebre illudendomi che Paperinik mi abbia inseganto qualcosa, ho un'illuminazione: il dispositivo di omologazione di massa, il privliegio della consuetudine, in poche parole la televisione. Decido di intrattenere i miei pochi neuroni non-bruciati in programmi considerati culturalmente stimolanti. Briatore, la Gregoraci, la Ventura, la Perego, Costantino e Daniele. Tema della puntata: "I figli possono in qualche modo compromettere l'intimità sessuale della coppia?" Non vorrei in qualche modo compromettere l'integrità della trasmissione, ma secondo voi un nano assassino che gira in camera nudo armato di cazzuolina e martelletto Lego emanando odori paragonabili alle solfatare di Pozzuoli, che urla come un forsennato e mette in bocca tutto quello che trova compreso quelle pasticchette blu poggiate con disinvoltura sulla mensolina del bagno, quanto tempo riesce magnanimamente a donare alla neo-coppia di sposini?
L'anima del piccolo perverso che si annida in lui inizierà a sbocciare come le violette di Parma e voi non vi sentirete affatto in grado di raccontargli la verità su chi in realtà fosse la lupa che allattò Romolo e Remo. Il vostro maritino stressato dal lavoro, dalla famiglia e dall'insoddisfazione naturale, che invade l'animo di tutti, cosa decide di fare una bella sera? Accende la tivvù. E cosa vede? Nessuna traccia della crisi economica. In compenso Costantino e Briatore chiacchierano allegramente della loro brillante carriera, della completezza della loro vita, bla bla e bla. La mortificazione del suo orgoglio maschile a questo punto è all'apice. Si rivede in pieno nel canone di vita appena descritto dalla Gregoraci. Ridotto al lastrico dalla nascita del suo pargolo e dalla trascuratezza dell'intesa sessuale di coppia e di conseguenza la trasandatezza della moglie stessa, esce di casa. Ad inebriare la sua vista di sana realtà ci penseranno fumi persuasivi e donnine cangianti. Lecita questione posta dalla moglie a se stessa: perché continuo a pagare il canone Rai?

Contributo visivo: frame del film "Videodrome" di David Cronenberg

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