sabato 4 ottobre 2008

Il filo di Arianna

Sveglia all'aroma di cipolla soffritta. Apro gli occhi ancora non sapendo dove mi possa trovare. -Vuoi un cornetto?- Non credo proprio.Inizio a somatizzare l'ansia da prestazione, di quella che mi aspetta a pranzo. Ancora una volta a discutere del mio "da grande sarò.." -Vuoi la pasta oggi?- Non credo proprio. Perché non credere che tutto questo possa diventare soggetto per una qualsiasi azione? Perché lasciare tutto statico quando i personaggi sulla scena consentono movimenti? Riuscirei persino a pensare che gli albatri non esistano soltanto nelle poesie di Baudelaire, e che le maideleine non si possano mangiare con il thè soltanto di domenica mattina a Combray. Ho conosciuto la cicala, la formica, la volpe e l'uva, e tutte avevano smarrito la strada di casa, e tutte non la cercavano più.

Contributo visivo: frame del film "Rabbits" di David Lynch


Nessun commento:

Posta un commento