sabato 28 febbraio 2009

Rispetto l'ansia altrui

Qual è il tuo angelo. Qual è il tuo demone. I miei demoni e i miei angeli diedero vita ad una cerimonia orgiastica. Pensa. Se il tuo angelo si unisse al tuo demone, a cosa darebbe vita. Al super uomo, al principe di machiavelli o alla volpe che non riesce ad arrivare all'uva. Forse il mio demone è ancora troppo acerbo per essere assaporato dall'angelo. E se angelo e demone fossero una sola persona. Se ciò che vi è di corretto nell'uomo fosse per me menzogna. Se il sonno altro non fosse che soave assopimento del pensiero, che ormai carico di menzogne si rilassa su un letto artificiale di ortiche. Se queste urla altro non fossero che richiami di un'anima prigioniera di sè. Il mio dolore è un traboccare di ciò che è in più.il mio demone è troppo sazio. Per questo motivo non riesce a scavalcare il muro, che si fa sempre più alto, che ingloba quello che m'impedisce l'unione completa con il mio angelo/demone/principe. Un medicinale generico non cura nemmeno un forte mal di testa. Il sottile confine tra schiavo e padrone s'impossessa di tutto quello che ci circonda. E se l'angelo fosse in realtà il demone che evita il confronto con la sua gabbia.

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