Lento e sinuoso è il movimento di queste gocce d'acqua. Sbattono a terra creando una leggera pellicola sulla ruvida superficie della strada. Come rivoli di sangue scendono a valle nella speranza di riunirsi in un unico e più grande solco. Ma la loro corsa sfrenata non le ha forgiate abbastanza da superare quella fogna stagnante che le separa dalla pianura. Rallegratevi! Il vostro problema sarà presto fonte di gioia. La stasi pianeggiante vi avrebbe distrutto: breve sarebbe stata la vostra permanenza sulla terra. Non avreste avuto possibilità di movimento e il sole vi avrebbe prosciugate. Invece ora cadrete nella fogna e proseguirete il vostro corso nel fiume dei lamenti che scorre sotto i nostri piedi. Non aggirate l'ostacolo passando lungo i margini. Lasciatevi trasportare dal tumultuoso movimento dei vostri simili e dal loro slancio vitale, che imperterrito li spinge nello stomaco della terra. Ci ritroveremo tutti un giorno a mendicare fogne e tombini così da creare un'uscita d'emergenza quando davanti ai nostri occhi si staglierà solo una pianura.
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